«Vedi Napoli e poi muori »
Goethe, durante il suo viaggio in Italia (1786-1787)
Napoli è la terza città più grande d’Italia per numero di abitanti, dopo Roma e Milano, e quindi la città più grande dell’Italia del sud. Per secoli capitale del più grande regno della penisola prima dell’unità d’Italia del 1861, la città è famosa per la sua ricchezza storica, artistica, culturale, architetturale, musicale e gastronomica. Situata sul golfo omonimo e chiusa fra due zone vulcaniche (il Vesuvio e i Campi Flegrei), Napoli rappresenta un miscuglio incredibile di tutte le dominazioni straniere che si sono succedute nella città nel corso dei secoli. Fondata dai greci intorno al IX a. c. col nome di Partenope, e in seguito Neapolis (città nuova), Napoli è una delle città più antiche del mondo. La cultura greca ha avuto un impatto notevole sul periodo successivo, quello romano durante il quale la regione è soprannominata Campania Felix, grazie alla sua ricchezza in ogni settore. Napoli è un microcosmo della storia europea poiché ha accolto nel suo grembo numerose civiltà : bizantina, normanna, sveva, angioina, aragonese, austriaca, francese, borbone… fino all’unità d’Italia del 1861. Ognuna di queste culture ha lasciato la propria impronta nella vita quotidiana attuale; questo è uno dei motivi per cui il centro storico di Napoli è patrimonio dell’UNESCO.
Il golfo di Napoli è uno dei paesaggi più singolari d’Italia; vi si trovano varie isole, con il vulcano a fare da sfondo. Nel versante sud, la costiera amalfitana è uno dei posti più pittoreschi, una cornice scelta da numerosi registi per i loro film. Il Vesuvio è l’unico vulcano in attività dell’Europa continentale ed è la causa della distruzione delle città di Pompei, Ercolano, Oplonti e Stabia, seppellite da una pioggia di cenere e di fango in seguito all’eruzione del 79 d.c. I Campi flegrei (dal greco “campi ardenti”) costituiscono la regione vulcanica situata a ovest di Napoli. In realtà, il soprannome “ardente” non è dovuto all’attività vulcanica, che bensì ai numerosi fenomeni idrotermali (fumarole e fonti calde) che risalgono all’epoca romana.
Le isole del golfo di Napoli sono tre: la più piccola Procida, set cinematografico di vari film; l’isola vulcanica di Ischia, circondata da graziose spiagge; e Capri, la perla del Mar Mediterraneo e una delle isole più affascinanti del mondo nelle cui viuzze è facile incontrare personaggi celebri che, storicamente, adorano trascorrere le vacanze circondati dalla bellezza del paesaggio. Le altre quattro provincie della regione sono Avellino e Benevento, all’interno, Caserta, a nord di Napoli, e Salerno, a sud.
La reggia di Caserta è un immenso spazio costruito per volere della famiglia reale dei Borbone, facente parte della lista del patrimonio dell’UNESCO. Il modo in cui il sontuoso palazzo e i suoi giardini sono stati ornati ne fanno una meta turistica di primaria importanza. Paestum, nella provincia di Salerno, è un importante centro archeologico con tre templi dorici e un museo. Si tratta di un sito iscritto alla lista del patrimonio dell’UNESCO.
Da migliaia di anni, gli abitanti della città di Napoli vivono all’ombra di un vulcano attivo; eppure il Vesuvio è soltanto uno dei pericoli cui far fronte…
Questa città vive continuamente sotto la minaccia di morte imminente: è stata colpita da colate di fango, terremoti, eruzioni, epidemie di colera e da invasori.
Eppure si ostina a sopravvivere…
CUCINA TIPICA NAPOLETANA
Dall’Australia al Sudamerica, dall’Asia agli Stati Uniti e in tutta Europa, il piatto più imitato al mondo è la pizza: un record di cui la città di Napoli è orgogliosa. La pizza è, infatti, nata a Napoli dove esistono oggi migliaia di pizzerie nelle quali si mangia la pizza secondo le tradizioni e le regole della vera pizza napoletana. Anche la mozzarella di bufala è un piatto tipico della regione ed è prodotta soprattutto nella provincia di Caserta e nel Cilento (a sud di Salerno). E poi la pasta tradizionale di Napoli, gli spaghetti, che spesso si accompagnano ai frutti di mare o ai pomodori del “piennolo”, un tipo di pomodori dal gusto particolarmente dolce prodotti nella zona vesuviana, in un terreno molto fertile che offre anche la produzione di alcuni vini fra i migliori della regione come il Greco di Tufo e il Lacryma Christi. E poi l’impepata di cozze, le salsicce con i friarielli, la frittata di maccheroni, il “casatiello”… Il babà e la sfogliatella sono, invece, i dolci tipici della città.